Credito d’imposta per spese pubblicitarie: come usufruirne
Il credito d’imposta per spese pubblicitarie è un’importante leva per agevolare le imprese e i lavoratori autonomi che investono in pubblicità. Il decreto entra in vigore con l’articolo 4 del Decreto Legge 16 ottobre 2017, n. 148 in cui vengono anche stabilite le risorse finalizzate a questa misura.
Per il 2018 sono stati stanziati oltre 60 milioni di euro di cui:
– 50 milioni per investimenti pubblicitari sulla stampa (di cui 20 milioni per investimenti effettuati nel secondo semestre del 2017 e 30 per investimenti da effettuare nel 2018);
– 12,5 milioni per investimenti pubblicitari su TV e radio da effettuare nel 2018.
Il Regolamento di Attuazione è in corso di adozione.
Ecco alcuni degli aspetti più importanti da considerare:
- Chi può beneficiare del credito d’imposta: le imprese oppure i lavoratori autonomi che abbiano effettuato oppure effettueranno investimenti pubblicitari in stampa, televisioni e radio nella misura dell’1% in più degli stessi investimenti (sugli stessi mezzi pubblicitari), effettuati l’anno precedente. Per tale motivo si parla di investimenti pubblicitari incrementali;
- Misura del beneficio: il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti realizzati; esso sale al 90% per microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative. Il credito d’imposta effettivamente liquidato dipenderà dal numero di soggetti richiedenti per una ripartizione percentuale delle risorse. Nel caso in cui le risorse messe a disposizione non si esaurissero verranno messe a disposizione per il 2019.Se si sono effettuati investimenti pubblicitari sia sulla stampa sia sulle emittenti televisive e radiofoniche chi fa richiesta del credito d’imposta può vedersi riconosciute 2 differenti percentuali, ripartite tra i mezzi;
- Investimenti ammissibili:– inserzioni e spazi pubblicitari su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali. Solo per tali investimenti (sulla stampa dunque) il credito d’imposta è stato esteso al secondo semestre 2017 (dal 24 giugno al 31 dicembre 2017) e, in tale situazione, anche ai giornali on line;
– spazi pubblicitari su emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.È importante notare che gli investimenti pubblicitari devono essere effettuati su giornali ed emittenti che siano titolari di una testata giornalistica con direttore responsabile. La testata giornalistica deve iscritta presso il competente Tribunale o presso il Registro degli Operatori di Comunicazione.La procedura sarà telematica su piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.
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Credito d’imposta per spese pubblicitarie
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Il Credito d'imposta per spese pubblicitarie è entrato in vigore
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