CREATIVITÀ E STRATEGIA

CREATIVITÀ E STRATEGIA
Come lavora un’agenzia di comunicazione

Mirror Comunicazione si occupa di:

  • creatività e strategia;

  • consulenza per la grafica, l’immagine, il messaggio;

  • design, studio per il lancio, il posizionamento-riposizionamento del prodotto;

  • immagine istituzionale e coordinata di un’azienda, di un progetto;

  • comunicazione integrata per la Pubblica Amministrazione e la clientela privata;

  • organizzazione eventi;

  • pianificazione e gestione di budget pubblicitari;

  • ideazione e realizzazione di strumenti di comunicazione multimediali e non;

  • web marketing;

  • realizzazione siti internet, posizionamento, indicizzazione, strategia;

  • social media strategy.

Come lavora un’agenzia di comunicazione?

Con creatività e strategia.

Creatività vuol dire offrire soluzioni diverse per persona, interesse, esigenza e momento. Le regole certe non ci sono, le formule preconfezionate nemmeno. Adottare la giusta strategia è, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione del web, un’espressione di grande creatività. Ci sono molti sensi verso cui andare ma ci può essere anche un senso unico. Mirror Comunicazione valorizza il tuo senso di comunicare.

Gestire una campagna a pagamento sui principali social media e motori di ricerca non è solo una questione di analiticità. Di un utente o visitatore è possibile sapere pressoché tutto: da dove scrive, cosa condivide, quali sono gli interessi, a che ora acquista, perché acquista ad una determinata ora, quali strumenti utilizza per acquistare, perché non ha acquistato, dove ha cliccato, quanto tempo è rimasto su un post. Un grande vantaggio per il marketer che sa unire le competenze tecniche del web e la capacità di individuare nuove nicchie di mercato per un prodotto o servizio perché conosce il pubblico. Diffidate da chi dice che con 50 euro si possono raggiungere centinaia di migliaia di persone. La fanbase di Facebook non serve se non si lavora continuamente per alimentare consenso, condivisione, experience, sentiment.

I grandi players del web hanno cambiato le regole del gioco. Google, il più importante motore di ricerca, aiuta a cercare, offre soluzioni anche inaspettate. La ricerca organica (quella che attiviamo digitando una parola o una long tail keyword) ci guida e, rispetto alla nostra prima intenzione, spesso ci porta da un’altra parte (più inaspettata ed interessante magari). Facebook, Instagram, LinkedIn mettono in contatto persone in tutto il mondo in base agli interessi, alle amicizie, agli obiettivi di vita professionale e non. La quantità di dati che si può ottenere è enorme considerando anche quelli che un’azienda, ad esempio, dispone autonomamente. Gestire questa quantità di dati, e trarne indicazioni preziose, non può però essere il frutto solo del caso o della fortuna. Ma non solo dell’analiticità, aggiungiamo. Perché i dati vanno interpretati e creativamente sviluppati.

Alle agenzie di comunicazione si chiede di trovare la chiave per essere vincenti, per guadagnare di più con un negozio e-commerce, per trovare nuovi clienti, per attirare nel punto vendita utenti che si sono già informati sul web, per scambiare servizi ed opinioni su di essi. Eppure oggi Airbnb, Uber, Bla Bla Car offrono “servizi liquidi” che il pubblico richiede senza alcuna intermediazione se non quella del proprietario della casa o del guidatore dell’auto. Il paradigma, ciò a cui eravamo abituati, sembra non essere mai esistito.

La Pubblica Amministrazione si trova anch’essa ad affrontare cambiamenti epocali. Il concetto di Amministrazione Trasparente è superato: il cittadino partecipa in modo diverso, si informa attraverso un numero enorme di fonti e link. L’autorevolezza di un ente pubblico si esplica nel dare informazioni aggiornate, ricche, semplici, e nel rispondere, con sollecitudine, alle richieste del cittadino-utente. Altrimenti le informazioni il cittadino-utente se le cerca da solo, generando confusione e dispersione.

Non è detto che web e social funzionino sempre e comunque. Non dedicare tempo alla selezione del target è un errore. Non avere idee chiare sul budget da poter impiegare rende impossibile la vita al marketer. Non avere tempo per definire e poi modulare e centrare l’obiettivo di marketing vuol dire perdere denaro sin dall’inizio. Non conoscere la propria clientela, non guadagnarne la fiducia oggi equivale ad un duro responso: soldi buttati, siti-vetrina parcheggiati, concorrenza avvantaggiata. 

Far guadagnare coloro che non solo spendono di più ma mostrano maggiore creatività e reattività è il valore aggiunto per marketers, aziende, professionisti, enti pubblici.

Ma perché spendere soldi in advertising se non si hanno una strategia, un budget, un riferimento temporale, un pubblico o più pubblici di riferimento? Costruire, e bene, la propria fanbase su Facebook. Alimentarla continuamente per arricchirla ed attivare la più importante leva nell’utilizzo vincente dei social media ovvero la condivisione. Questo è totalmente diverso dal semplice acquistare like su Facebook. Non crediamo alla logica della quantità, crediamo a quella della qualità. La qualità ti restituisce risultati anche inaspettati. Mettiti dal lato giusto dello specchio, guadagnerai una visione diversa. È un lavoro più difficile che vendere solo bellezza estetica. 

I social media comunicano con una logica orizzontale (mi piace questo ristorante, te lo segnalo e lo condivido). I social media da “paid” (pago e ottengo risultato) diventano così earned media perché fanno guadagnare se si parla (bene) di te, della tua azienda, del tuo ente.

Darsi obiettivi di breve e poi di medio-lungo periodo consente di monitorare e adottare i rimedi per modificarli se stentano ad essere raggiunti. Cambiare strada per prenderne un’altra oppure provare a prenderne due contemporaneamente, cambiando punti di osservazione. Utilizzare creatività diverse, fare operazioni di testing per capire ciò che effettivamente funziona e piace e suddividere gli investimenti pubblicitari. Suddividere il pubblico, dare creatività e messaggi diversi. Un ragazzo di 18 anni non ragiona come un uomo di 50: tempi, linguaggi, idee.

La strategia di marketing vera è oggi quella di trasformare gli utenti/visitatori di un sito internet (ma anche i partecipanti ad un evento) in leads con almeno un nome, un cognome, un indirizzo mail. Per fare ciò occorre dare un valore aggiunto, gratificare l’informazione con un contenuto su misura che sia utile ed originale per il visitatore. La Lead generation trasforma un investimento pubblicitario (anche piccolo) in una leva di marketing per vendere di più o acquisire nuovi contatti ad alta conversione. Conversione vuol dire: guadagno, profitto, investimento remunerato. Vuol dire aver tracciato economicamente quello che si è fatto.

Non dimenticare mai sé stessi. Cosa ci contraddistingue non può essere diverso da ciò che comunichiamo. Scegliere il proprio tono di voce non è un’operazione di falsificazione o mistificazione: è l’operazione più vera che ci sia.

Al crescere della visibilità cresce la responsabilità dei contenuti che si scrivono. Mentre scrivo questa pagina internet sto dicendo la verità, sto scrivendo, come in un diario di appunti, quello che sento. Allo stesso modo sia che si tratti di una brochure sia che si tratti di un sito internet è necessario scrivere contenuti reali, qualificati, rispettosi del pubblico che ci legge.

creatività e strategia

consulenza per la grafica, l’immagine, il messaggio

design, studio per il lancio, il posizionamento-riposizionamento del prodotto

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realizzazione siti internet, posizionamento, indicizzazione, strategia

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Analisi dati

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Mirror Comunicazione è un’agenzia di comunicazione che ha sede in Abruzzo. Si occupa di comunicazione on line e off line, progettazione grafica, eventi, web marketing, ideazione e realizzazione di strumenti editoriali e digitali.

Mirror Comunicazione è partner di Jack Blutharsky.

Gran parte delle foto di questo sito sono state realizzate da Diego Pomanti www.zona64.it.